A te la scelta ...

Descrizione/esempio di prima ruolata

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    A TE LA SCELTA ...

    ATTENZIONE: come avete letto anche qui, questo esempio di prima ruolata in alcune cose è sbagliato e non segue il regolamento; in pratica ho cercato di unire in una sola discussione una descrizione del luogo e una spiegazione di ciò che una persona potrebbe pensare trovandocisi dentro. Vi rimando comunque a quel documento per capire esattamente che cosa c'è di sbagliato e che cosa non c'è.



    La fiumana di spettatori interessati continua ad attraversare quel grande portone in ferro battuto; e tu, che sei un Artista, non sai se nasconderti oppure farti vedere. Oltre quella porta c'è il tuo futuro, ci sono le tue speranze, le tue ambizioni ... lì dietro potrai vedere se tutte le parole con cui hai implorato i tuoi tutori sono veritiere, potrai scoprire se veramente è un mondo che fa per te oppure se è meglio guardarlo da lontano, senza osare entrarci ... e se venissi rifiutato? Dove andrai? Quali saranno i tuoi futuri piani? Quanto rimpiangerai quell'imponente portale, che ora ti sembra addirittura invalicabile?
    Alla fine, raccogliendo tutto il tuo coraggio, varchi le inferriate, a passo lento e sottile, cercando di fare il meno rumore possibile. E poi, finalmente, sei dentro.
    Ti guardi in giro e ammiri tutto quello che vedi, pensando che quella è la tua futura casa, quello è il luogo in cui realizzerai tutti i tuoi sogni ... ma, per qualche ignota ragione, ti fermi.
    Non sai perché, non sai come; non sai che cosa ti ha spinto ad attardarti a osservare chissà cosa, immerso in chissà quali pensieri; eppure ormai sei lì, fermo e zitto, e non c'è più nessuno intorno a te. Tutti gli spettatori se ne sono andati, le loro chiacchiere sono lontane; non vedi più i loro visi rassicuranti, non senti più le loro voci eccitate e allegre.
    Dandoti dello stupido per esserti attardato così a lungo, acceleri il passo, fino quasi a correre, e percorri la strada che ti porta fino al tendone. Ma in fondo è strano, pensi mentre vai. Perché non c'è nessuno ad accoglierti? Sembra quasi che per loro, per quelli che contano, gli Artisti nascano dal nulla, a giudicare dall'accoglienza che ti hanno riservato. Come mai non hai incontrato nessuno? E poi tu non conosci gli interni del circo e, anche se più o meno sai dove si trova il tendone, e quindi come fai a sapere dove dormirai e dove ti allenerai?
    Ma non ti fai prendere dal panico, e ti dirigi deciso verso il tendone. Qualcuno lì troverai, no?
    Eppure, fermandoti appena fuori dal telo rosso e bianco delle esibizioni, non c'è ancora nessuno per te. Gli Spettatori sono ancora più in là, vicino alla pista, e tu sei lì, solo e sperduto, con un gran baule in mano e un sacco di aspettative e sogni che stanno per essere troncati ... per cosa? Per una disorganizzazione!
    L'appuntamento era alle otto di sera ed ecco, sono le otto adesso. E ora dove vai? Cosa fai?
    Senti un fruscio alle tue spalle e ti volti, sperando che ci sia qualcuno. Ma no ... non c'è nessuno. Nemmeno una foglia. Eppure ... ecco, qualcosa si è mosso! No, è solo il riflesso del lampione su un cespuglio lì vicino. E ... ma quella lì era una persona o un'ombra? Sono foglie quelle che stai sentendo con l'orecchio destro, oppure è soltanto frutto della tua immaginazione?
    Come rispondendo ad un tuo comando, una folata di vento smuove il tendone davanti a te. Attraverso la luce che si è accesa dentro - ma prima era accesa? - vedi la sabbia della pista delle esibizioni creare vortici e turbini. E' uno spettacolo meraviglioso, certo, ma sicuramente inutile. E' solo la sabbia che vola, cos'altro? Eppure come mai sei scosso da un impercettibile tremore, come se queste strane folate ti facessero ... in qualche modo ... paura?
    Quasi fai un salto dalla sorpresa quando senti un altro fruscio alle tue spalle.
    Ma no, sono solo le foglie ... aspetta, quali foglie?
    Dietro non c'è niente, esattamente come prima. Eppure i rumori si sentono ... anzi no, sono suoni, come se una piccola orchestra invisibile stesse sfoderando tutta la sua abilità, solo per te. Il vento continua a sibilarti nelle orecchie, l'aria ti sferza il viso e tu a malapena distingui i dintorni. Il tendone sembra essersi spento di nuovo. Ma cosa sta succedendo? E ora cosa devi fare? Non puoi neanche tornare domani, perché non sapresti trovare il cancello ... è tutto buio intorno a te, e per quanto ne sai potresti essere stato trasportato in una dimensione parallela. Non vedi niente intorno a te, niente ...
    Ad eccezione di … Ma sì, credici!
    C'è una piccola scintilla rossa che brilla a mezz'aria, vicino a quello che immagini essere il tendone del Circo. Forse sarai in una via laterale, in un passaggio segreto ... non lo sai con certezza. Sai solo che prima quella luce non c'era, e ora c'è. Ma ciò che ti lascia totalmente sorpreso è che sembra che quella stella non stia aspettando altro che te. Non sai cosa te lo dice. Non sai nemmeno perché i tuoi piedi si stanno avvicinando a lei, e nemmeno perché le tue mani la stanno toccando, lentamente.
    Brucerà ... non la devi toccare ...
    No, no ... devo farlo, devo ...
    Allunghi la mano e ...
    Non appena sfiori la fiamma, tutto cessa.
    Le foglie, i sinistri fruscii, lo sfavillio della fiamma.
    Ma che cos'era? E perché l'hai fatto?
    Ecco, ora hai perso anche il tuo ultimo punto di riferimento!
    O forse no ...
    Un attimo dopo, un leggero fascio di luce illumina i dintorni.
    Non sai dove sei, né come ci sei arrivato; ma in qualche modo, ti trovi dentro ad una stanza dalle pareti bianche come avorio e altrettanto perfette. E davanti a te, senza che tu te ne fossi accorto, ci sono quattro porte.

    La prima pare fatta di terra scura e bagnata, come se fosse appena stata irrigata; tra le zolle riesci a intravedere piccole radici e germogli verdi, ma non capisci come riescano a restare immobili e immutate, come se fossero lì da sempre, senza cadere. E soprattutto come una maniglia d'osso riesca a incastrarsi perfettamente dentro la porta.
    La seconda è trasparente e cristallina come l’acqua, tanto che sembra quasi fatta d'acqua; e infatti non appena ti avvicini, ti accorgi che il fondo è blu intenso, fin quasi al nero; e forse ... non era mica un pesce, quello? Ti specchi nei suoi occhi, chiedendoti, ancora una volta, come la maniglia di alghe e conchiglie riesca a rimanere sospesa lì in mezzo.
    La terza è la più brillante e quasi ti accechi a guardarla. E' colorata di scuro ma, ancora una volta, non riesci a capire: è trapunta di piccoli puntini luminosi, molto simili a stelle, e questi sembrano così a portata di mano ... così vicini ... eppure più ti avvicini più si allontanano. Puoi vedere, ma non toccare; ma anche vedere è un bello spettacolo, tante sono le sfavillanti scie di comete che percorrono la porta e che a volte si scontrano con una stella, andando a rinnovare il materiale di cui è composta la maniglia.
    La quarta e ultima porta è quasi un sollievo da vedere: è una vecchia porta in legno di noce, che potresti trovare facilmente in un castello medievale; e la maniglia ti conforta ancora di più, perché è in ferro lavorato e incurvata, talmente familiare che probabilmente nella tua vecchia casa, dove abitavi, ne avevi una o più molto simili.

    Non hai nemmeno fatto in tempo a pensare alle miriadi di domande che ti frullano nel cervello che ...
    ... dalla fiammella rossa, che credevi spenta, sono spuntate delle parole luminescenti ed eteree, come se il Circo ti parlasse.
    E ti spiegasse tutto.

    La prima ti porterà alla terra;
    la seconda nelle profondità più blu;
    la terza oltre le vette più alte e ancora più su, lì dove splendono milioni di soli;
    l’ultima fra i più verdi boschi, l’aria pura e i più nascosti e misteriosi segreti.



    Quale sceglierai?

    La tua mano si guarda intorno e osserva attentamente le porte. Mille domande ronzano nel tuo cervello. Che cosa cambierà, scegliere una porta o l'altra? Potrai mai tornare indietro? Per quale motivo devi scegliere? E' successo a tutti questa cosa? Perché tu, che frequenti il circo da anni, non ti sei mai accorto delle quattro porte e non hai mai visto la fiammella?
    Alla fine, dopo che hai attentamente guardato ogni porta, ogni dubbio svanisce.
    Non sai perché lo stai facendo, non sai che scopo ha la tua azione.

    Stai solo che stai stringendo una maniglia, con forza.




    Creative Commons License
    Questo testo è stato scritto da Sylvia Green, cioè da me. Idee e stile appartengono a me e alla mia collega amministratrice Riflessi di Sogni Infranti, quindi potete riportarli in altri siti solo se creditate me, lei e lo Shadow's Masquerade Circus.
    This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.



    Edited by Sylvia Green - 13/7/2016, 02:11
     
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  2. Riflessi di sogni infranti
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    Lol ma non c'era il mio testo qui, una volta?
     
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    Sì, c'era :') Ma alla fine abbiamo deciso di mettere quello nell'immagine in home - è il tuo testo pari pari, mi sa - e questo di allungarlo un pochino, credo :)
     
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2 replies since 14/9/2013, 22:36   107 views
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